Meije –
(3983 m.)
La Meije (3983 m.) è una montagna del Massiccio des Écrins, nelle Alpi del Delfinato. È situata al limite dei dipartimenti delle Alte Alpi e dell'Isère.
La montagna è composta di tre principali sommità: la vetta più alta, il Gran Picco della Meije a 3983 m, il Dito di Dio o Picco Centrale della Meije (3973 m.) e La Meije Orientale, grande panettone nevoso. Per la sua particolare collocazione viene denominata la Regina dell'Oisans.
La prima salita del Gran Picco della Meije fu effettuata il 16 agosto 1877 da Emmanuel Boileau de Castelnau con Pierre Gaspard e figlio; la salita avvenne dal versante Sud, l'attuale via normale. Il Gran Picco della Meije è una delle vette più difficili delle Alpi e non esiste un itinerario di salita "facile".
La via di salita si svolge dal Rifugio del Promontoire (3092 m.), e prevede 4 o 5 ore di arrampicata impegnativa su ripida cresta rocciosa (3º grado continuo), complicata dalla traversata di un ghiacciaio sospeso. Questa traversata è facile ma pericolosa in cattive condizioni perché domina la parete meridionale della montagna. La difficoltà è tradizionalmente classificata AD, tuttavia in discesa, per evitare la traversata del ghiacciaio nelle usualmente cattive condizioni pomeridiane, molte cordate preferiscono effettuare la traversata delle altre cime fino al Dito di Dio. In questo caso l'impresa diventa più lunga e impegnativa, e merita il grado D.
1885 - 6 agosto, Emil Zsigmondy con Otto Zsigmondy e Karl Schulz, mentre cercavano di scalare una parete vergine a Sud della Meije (Delfinato), Emil Zsigmondy cadde e si uccise. “Era troppo temerario perché fosse possibile imitarlo”.
1911 - In un tentativo solitario sulla Parete Sud della Meije, Jean de Rufz de Lavison si uccise più o meno nello stesso punto di Emil Zsigmondy.
1912 – Angelo Dibona con Guido Mayer raggiunge il terzo grande successo sulla Parete Sud della Meije in Delfinato. Questo è il commento di Lucien Devies: “ Raggiungere la cresta sommitale della Meije per il versante Sud era un problema che gli alpinisti si erano posti ben prima della guerra del 1914.
Così il successo del 1912 nella zona fece l’effetto di un colpo di tuono.
Già celebre per le sue realizzazioni nelle Alpi Calcaree del Nord e delle Dolomiti, la cordata Austriaca – Italiana riuscì in una delle più grandi imprese compiute prima del 1914: non si dimentichi, oggi, che pur avendo esperienza dei primi chiodi moderni, la cordata in questa salita non ne usò alcuno
“L’anno 1912 fu quello delle
Alpi occidentali, con Guido Mayer andammo a Zermatt e potemmo fare la prima
dello spigolo est del Wandfluh. Poi nel Delfinato salimmo sulla Piramide
Duhanel e la Meije… e la parete est del Flambeau des Ecrins. Estate 1913…
Attraversiamo per primi il Col du
Flambeau; il Pain de Sucre è
conquistato (poi diventerà l’Aiguille Dibona)… Il 1° luglio saliamo
l’Ailefroide, poi giù verso la Berarde. Il 14 luglio la prima traversata della parete
Nord-Ovest del Dôme de Neige di Ècrins di 1100 metri.